Carapace è impegnata dal 2019 a inviare
aiuti in Senegal, al villaggio di Toubab Dialaw.
Raccogliamo vestiti e scarpe in buono stato, soprattutto per bambini,
materiale scolastico (penne, quaderni, colori, matite, zainetti)
telefoni cellulari e notebook dismessi ma funzionanti
20 ottobre 2021
Consegnati vestiti, scarpe
e materiale scolastico in
Senegal
Vestitini, scarpe, materiale per la scuola.
Nel mese di luglio in molti hanno risposto al
nostro invito.
Abbiamo ricevuto davvero tantissime cose!
C’è voluto un mese di lavoro per riordinare
tutto, e alla fine abbiamo preparato 28
scatoloni, pieni di centinaia di magliette,
pantaloncini, scarpe e anche giocattoli.
Tutto
lavato, pulito, sistemato da Aissa e Matilde in perfetto
ordine.
I cartoni sono stati numerati e abbiamo
preparato un elenco con il contenuto di ogni
collo. Era una quantità enorme!
Abbiamo noleggiato un furgone per portare tutto
da Salvatore, che ha aggiunto i nostri pacchi ad
un container quasi già pieno.
Ai primi di settembre il container è partito per
il Senegal.
Dopo 33 giorni di mare la nave è
giunta al porto di Dakar.
Mamadou e Aita hanno
reperito un camioncino e sono andati a ritirare
il prezioso carico.
Hanno portato tutto a casa
di Arame, la mamma di Aissa, incaricata di
consegnare le cose direttamente nelle mani di
chi ha figli da vestire, calzare, mandare a
scuola.
Pensavamo che fosse ormai tutto a posto, e
invece si è dovuto affrontare un problema a cui
non avevamo pensato.
Appena è arrivato il camioncino la voce ha fatto
velocemente il giro del villaggio. Le persone
bisognose erano tante, e da settimane
aspettavano l’arrivo della nave.
All’alba si sono precipitate
tutte insieme e una folla ha invaso la casa di
Arame. Le case in Senegal non hanno porte
sbarrate, e intorno a una corte comune a cui si
accede liberamente dalla strada, ci sono le stanze, che di solito hanno
solo una tenda davanti all’ingresso.
Impossibile con quella confusione consegnare le
cose con un minimo di criterio, e allora il
giorno dopo Aita e Yacine hanno deciso di fare
il giro delle case per consegnare a ciascuna
famiglia un biglietto con scritto un giorno per
il ritiro, in modo da non avere centinaia di
persone tutte insieme.
Neanche questa idea è servita, perché ognuno
aveva paura di restare a mani vuote, ognuno
voleva assicurare scarpe e vestiti ai suoi
bambini. La scuola è iniziata già da qualche
giorno e i bambini scalzi e seminudi non sono ammessi alle lezioni.
Potete immaginare lo stress di Arame! La folla
assediava casa sua e per altri tre giorni non
c’è stato respiro, giorno e notte. La confusione
era totale.
A un certo punto a qualcuno è venuto in mente
di chiedere aiuto a Modou, un uomo esperto
nell’organizzazione di eventi, manifestazioni,
matrimoni.
Questo è il suo lavoro, ma ha subito
accettato di aiutarci in modo assolutamente
gratuito.
Modou è
stato bravissimo. Ha messo insieme
uno staff di quattro uomini che hanno fatto
cordone davanti alla casa di Arame, costringendo
le persone a entrare a piccoli gruppi.
Ha organizzato nella corte una specie di
mercatino, con tutte le cose sistemate a terra su teli.
Un giorno per le scarpe e i vestiti, un altro per le cose
della scuola.
La prossima
volta tutto sarà organizzato con l'aiuto di
Modou fin dal
primo giorno.
È
stata una bellissima operazione.
Grazie a
chi ha regalato i vestiti, le scarpe, i
quaderni, i colori, le penne, i giocattoli.
Grazie a chi ha regalato denaro per la
spedizione. Grazie ad Arame, Aita, Mamadou e
tutti gli altri che hanno distribuito le cose.
Grazie a Modou e ai suoi amici del servizio
d’ordine.
Grazie ai bambini per i sorrisi che ci
hanno regalato.